mercoledì 12 febbraio 2014

Ci pensa … Rocco? Quando il porno diventa psico.



Qualche venerdì fa, su 'Cielo' intorno alle 23, mi sono imbattuta in Ci pensa Rocco: in questa trasmissione televisiva, il più celebre tra i re dell'hard, Rocco Siffredi, corre in soccorso di coppie a bassa prestazione sessuale che vorrebbero ritrovare il vigore del passato. Tra incredulità e curiosità, io stessa ho ceduto alle lusinghe di Rocco e mi sono lasciata andare alla puntata. Devo ammettere che non ho perso mai la concentrazione; in alcuni momenti mi sono persino divertita. Stimo Siffredi per la sua autoironia e il coraggio di mettersi alla prova in ruoli diversi da quelli che lo hanno caratterizzato nel passato.



Cosa dire della trasmissione? Quando fino a non molto tempo fa si pensava a Rocco Siffredi, il riferimento era sempre e solo al mondo della pornografia: oggi che ha cinquant'anni, lo stallone nostrano - dal nitrito un po' grave e non più puledro di primo pelo, con tanto di occhialetti stilosi da intellettuale, camicia bianca e papillon - ha dismesso i panni del voglioso, irresistibile rapace, per vestire quelli del bizzarro, insolito e un po' scialbo (psico)terapeuta. Tra 'strip-running' (rocamboleschi smutandamenti in corsa) e 'body-food' (abbuffate in osteria sul corpo discinto del partner), consigli su nuove posizioni per fare sesso (conoscete la 'posizione del castoro'?), giochi di ruolo casarecci e roghi a base di biancheria intima adatta a vostra nonna, Rocco diventa nume tutelare della coppia in crisi, sarcasticamente profeta, come lo vediamo nella pubblicità di questa trasmissione televisiva durante la quale evoca frasi di personaggi del mondo fantasy o di celebri pellicole (http://www.youtube.com/watch?v=-HuLL-72YlQ), una guida per fidanzati già sgangherati o coniugi ormai afflosciati. 



Tra frasi fatte, consigli plastificati, oroscopi pecorecci, domande indiscrete, il nostro eroe si destreggia dall'alto della sua poltrona professorale e ammaestra gli imbranati e increduli allievi che, certo, non hanno che da imparare dall'erudito titolare di cattedra. Una bella spolverata di pepe in più … e la coppia è magicamente ricomposta!



Se solo fosse vero. Se fosse così semplice risolvere i problemi esclusivamente dal lato della loro patina più esterna e superficiale! Non è certo colpa di Rocco: il qualunquismo mediatico e il devastante ma imperante relativismo culturale portano a banalizzare i problemi dell'individuo, le sue complesse stratificazioni psicologiche e le sue innumerevoli relazioni. Problemi comuni, sicuramente di straordinaria complessità ma soluzioni purtroppo di una banalità che può solo sconcertare. L'intuito psicologico non manca di certo, in questa produzione: peccato non basti quello per risolvere i reali problemi delle persone.

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